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A volte

vuoi essere ciò che sei,

 

ti piacerebbe

che il colore del tramonto

fosse il tuo colore,

 

nessuna distanza

niente detto diverso

da ciò che è.

 

Aspettare,

non è di questo tempo

 

per te

 

che conosci versi leggeri

e profondi.

 

Tu conosci quell’andare

che incontra il cielo e le cose,

vicino quanto lontano,

la,

dove la notte incontra il giorno,

dove l’acqua è voce

non la memoria dei giorni

non la parola che dice,

ma il verbo che ascolta.

 

Non riso non pianto,

ho gli occhi delle cose,

lo sguardo del mondo.

 Giovanni Rossato - 29/10/2018 11:49:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Scusate, sia pure in ritardo un grazie a Klara, Marco, Franca e Laura per i lusinghieri commenti.
Continuerò a cercare di migliorare il mio verso traendo (lo ammetto) anche ispirazione dalle indagini degli altri e in particolare dalle vostre.
Ciao

 Laura Turra - 26/10/2018 16:07:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

"Tu conosci quell’andare / che incontra il cielo e le cose": il sopra e il sotto, l’alto e il basso, il vicino e il lontano…
Un verso splendido, Giovanni!

 Franca Colozzo - 26/10/2018 00:26:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Una poesia la tua che scorre leggera come quell’acqua che è voce ed il verbo che ascolta. Il linguaggio si dissolve dinanzi alla forza dell’immanente pensiero o dell’austero presagio di un destino futuro. Ti immedesimi nelle cose e fluisci nel tempo senza confini tra le cose. Una bella poesia introspettiva che supera i limiti spazio-temporali del nostro essere materico. Un caro saluto. Buona notte.

 Marco Galvagni - 25/10/2018 15:22:00 [ leggi altri commenti di Marco Galvagni » ]

Molto evocativa, vera poesia.

 Klara Rubino - 25/10/2018 11:36:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Molto bella Giovanni!
...scusa se non approfondisco ma ...

https://www.youtube.com/watch?v=It8Sn_LAYJs


!!!

Buona giornata!
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